Un mese da celiaca-intollerantealattosio-allergicaalievito-addottadaglialieni-ateadecaffeinata
Ho iniziato da poco, per problemi di salute a dir poco
ignoti, una cura di purificazione.
Detto così fa tanto anime giapponese, o Kill Bill, ma è molto meno figo e costa
un casino.
Ad ogni modo, già di mio negli anni, da brava ex BimbaJabba, ho imparato a mangiare poco e niente, che non si sa mai, potrebbe anche
piacermi.
Quando il medico mi ha detto che avrei dovuto mangiare
ancora meno ho avuto quel piccolo e leggero crollo mentale che penso avrebbero
avuto tutti.
La mia dieta, parola che mi fa venire una gran depressione,
è quella che faceva Tom Hanks in Castaway, solo che a me il pallone per non
rattristarmi non me l’hanno dato, e non sono su un’isola tropicale.
Non posso mangiare:
a)
Il Glutine, questo alimento che mi ha sempre
incuriosita. Mi chiedevo cosa fossero questi intolleranti al glutine, dove
vivessero. Ma si trasformano con la luna piena? Che lingua potrebbero mai
parlare? Invece, pare che siano persone decisamente sfortunate,almeno dal mio
punto di vista, perché per loro nei supermercati non c’è un cazzo. Ma a questo
ci arriverò dopo.
b)
Il lievito. Nessuno si sofferma mai a pensare in
quanti alimenti ci sia il lievito. Possibilmente, nello schermo del pc che
state guardando C’è DEL LIEVITO. Solo che non lo sapete. Lo sapreste se, come
tanta gente molto più sfortunata di me, doveste sempre leggere le scrittine in
piccolo dietro il prodotto. Che poi, l’Italiano, nella lista degli ingredienti,
devi sempre andarlo a cercare. A volte dubiti proprio esista! Mettono lingue
come il bulgaro, il mandarino, il Klingon, e infine l’italiano, ma è stampato
male e non leggi bene se c’è questo maledetto lievito o no.
c)
Latticini. Questa è la parte più dolorosa. Avete
mai visto Cip&Ciop agenti speciali? Avete presente Monterey Jack? Quello
che diceva con aria sognante “Foooormaaaaggio…”,
ecco, io sono la versione femminile, con baffi acconciati in maniera diversa.
d) Lo zucchero. Okay. Anche qui non mi ero mai resa conto di quante cose contenessero zucchero, pensavo di evitarlo già abbondantemente mettendone poco nel caffè ma ero in errore.
d) Lo zucchero. Okay. Anche qui non mi ero mai resa conto di quante cose contenessero zucchero, pensavo di evitarlo già abbondantemente mettendone poco nel caffè ma ero in errore.
Quindi. La prima settimana è andata. Mi sono nutrita di
mozzarella senza lattosio, che ha lo stesso gusto di quella Santa Lucia, il che
un po’ mi inquieta, ma costa quanto una retta annuale ad Hogwarts.
Non potendo mangiare né il pane né i miei amati creakers
integrali, ho dovuto trovare dei sostituti. Anche qui torna in ballo Tom Hanks.
Eh sì, perché ho ribattezzato i miei surrogati, “I creakers
modello Tom Hanks in Philadelphia”, dato che hanno più o meno lo stesso
colorito del povero protagonista poco prima di morire.
I biscotti del mattino non sono solo friabili, sono fatti di
sabbia cinetica, si sfaldano ma si muovono dentro la tua bocca quasi avessero
vita propria.
Trovare al supermercato cose che non contengano uno di
questi elementi o, speranza vana, tutti è decisamente difficile. È stato più
semplice recuperare il Vello d’oro.
Per fortuna, proprio ieri, ho incontrato un simpatico gestore
di un negozietto bio, proprio dietro casa, che conosceva perfettamente
l’alimentazione depurativa, pare vada molto quest’anno, come Hansel in
Zoolander.
Mi ha venduto un paio di chicche, e io gli ho dato
praticamente la retta bimestrale alla scuola di flauto per la figlia, per aver
comperato dello zucchero particolare e delle gallette di riso e Quinoa.
Ah, dimenticavo, mi nutro quasi solo di Quinoa, tanto che ho
deciso di chiamare così la mia primogenita.
Per chiudere in bellezza, pare che il 90% dei miei problemi
sia dato dallo stress, quindi mi hanno dato dei calmanti naturali per sedare la
mia natura iperattivaiperbolicaiperbea.
Mi hanno dato varie cose, tra cui delle gocce che, per quello che dice il sito internet, possono curare qualsiasi cosa. Irritazioni, sfoghi allergici, stitichezza, vene varicose, sindrome premestruale, febbre, lebbra, la sindrome di asperger. Come bere Lourdes in gocce.
Mi hanno dato varie cose, tra cui delle gocce che, per quello che dice il sito internet, possono curare qualsiasi cosa. Irritazioni, sfoghi allergici, stitichezza, vene varicose, sindrome premestruale, febbre, lebbra, la sindrome di asperger. Come bere Lourdes in gocce.
Il risultato è che sì, sono effettivamente più calma, mi
muovo alla moviola e colgo piccole cose che prima non vedevo. Sapevate che ho
cinque dita in una mano e cinque nell’altra? Pazzesco.
Solo che nel sonno questi calmanti naturali danno degli
strani effetti, infatti sono sette notti, come in The Ring, che sogno riti
pagani e orgiastici, baccanti e adoratori di Prìapo. È come se i miei cinque
anni al liceo classico si fossero fusi con un film di Rocco Siffredi e Eyes
Wide Shut, con una spolverata di David Lynch, qua e là.
Insomma, mentre evito di germogliare sogno solo una cosa. Un
buon bicchiere di vino alla fine di questa epica avventura
biologicascrematasenzagrassiaggiunti.
Sperando di sopravvivere.
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