La Nerd e Il Mare
<<
Prendi il timone, dai!>>
Mio zio,
Enrico, mi guarda e sorride.
<<
Eh?>>
<<
Prendi il timone e guida tu ora, dai!>>
Siamo sul
suo gommone, il vento da Levante si è appena alzato e il cielo, da azzurro, sta
assumendo un colorito cinereo.
Ho passato
la mattinata a dire che “da grande voglio essere un pirata”, ma il mare è
mosso, le onde non sono alte ma sono tantissime.
Mi viene in
mente il capitano Achab, forse sarei più a tema con una benda sull’occhio e un
arpione in mano, mentre urlo : “ DEMONIO! SPUTO SU DI TE TUTTO IL MIO
OOOOODIOOOO”.
<< Amunì, Bea, prendi il comando!>>
Lo faccio.
Il vento è forte e devo modificare la rotta ogni cinque secondi. Non è sgombro,
oggi è pieno di sub e altre imbarcazioni. Il cielo è proprio grigio.
Tengo il timone
così stretto che mi fanno male le dita. Mia zia Licia dorme tranquillamente e
Marcella, che ha paura dell’acqua, mi fissa un po’ preoccupata.
<<
Enri, forse non è il caso…>>
Fa una smorfia
e dice solo : << Di che ti scanti?
Vai.>>
Mentre provo
a non farci morire tutti, mi torna in mente una cosa che una persona cara mi
disse l’anno scorso.
La vita spesso è così, aveva detto, è come se fossi un marinaio. Mentre navighi
tranquillo arriva una tempesta. Magari non è neanche tremenda, la tempesta, ma
arriva.
In un primo momento il marinaio ha paura. Vorrebbe
che le onde cessassero, che il vento non soffiasse così forte, si arrabbia e
prega, cerca di combattere la tempesta. Ma non può. Nessuno può.
Allora, l’unica cosa che il marinaio può
fare, è affrontare le onde. Guidare la barca dentro la tempesta al meglio,
schivando gli scogli, combattendo la paura.
Quando torna al porto il marinaio non ha
sconfitto la tempesta, l’ha solo attraversata. Ma è sopravvissuto.
Attracchiamo
al porto dopo un quarto d’ora. Caliamo l’ancora e scendiamo dal gommone. Ho un
po’ di nausea, i capelli sono tesi sulla testa come quelli del cantante dei
Cure, e il sale mi asciuga la pelle.
Ho schivato
gli scogli.
Sto bene.
“Ho un paio di storie
da raccontar, un paio di mie avventure! Storie di balene, fiocinator, di donne
ardite e di folli amor! Un po’ inverosimili, è sicur, ma vere ve lo giur!”
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SCCCCREAM HERRRRE